UNA DELLE RICHIESTE PIU’ DIFFUSE IN QUESTO PERIODO DA PARTE DEGLI INSEGNANTI E’ :
“COME POSSO ACCOGLIERE IN CLASSE UN BAMBINO SCAPPATO DALLA GUERRA?”
Siamo ormai abituati a lasciarci guidare sempre da manuali che ci dicano cosa fare o come comportarci in situazioni per noi nuove. Ma in queste situazioni, esistono davvero manuali in grado di dirci come agire o quale sia la cosa giusta da fare? Direi proprio di no!
Ed ecco che insorgono mille paure e dubbi su come accogliere un bambino proveniente da un altro Paese e per di più se sta scappando dalla GUERRA.
Ma che cos’è la Guerra?
Un primo passo da compiere è sicuramente quello di partire da noi stessi mettendoci in gioco in prima persona: “Come mi sentirei io se da un giorno all’altro mi trovassi in un altro Paese del quale non conosco nulla e soprattutto la lingua? Come vorrei essere accolto/a?”
Allora solo successivamente posso pensare a quale possa essere il modo giusto per gestire l’ACCOGLIENZA di un nuovo bambino straniero.
Se io fossi un’insegnante, cosa farei?
- Preparerei attraverso il dialogo il mio gruppo classe all’arrivo di un nuovo compagno proveniente da un Paese diverso dal nostro e, in questo caso, direi il perché dell’arrivo di questo bambino/a, affrontando il discorso della Guerra attraverso la lettura di un testo, di un brano, di una favola, di un racconto dal quale poi tirare fuori delle riflessioni e guidare i bambini alla rielaborazione.
- Direi quindi che per questo bambino/a non sarà facile ambientarsi subito in un contesto completamente sconosciuto e, soprattutto educherei i bambini all’accoglienza empatica e spontanea senza porre al nuovo arrivato troppe domande in particolar modo inerenti al periodo difficile subito, per non turbarne l’aspetto psicologico
- Organizzerei una semplice accoglienza NON molto esuberante e senza mettere troppo al centro dell’attenzione il bambino/la bambina accolta per non farlo/a sentire a disagio
- Darei spazio alla mia fantasia e creatività e a quella dei bambini!!
ALCUNE SEMPLICI ATTIVITA’ DA PROPORRE:
- Creare dei segna-libro personalizzati con il nome di ogni alunno della classe;
- Realizzare un piccolo vocabolario in piccoli gruppi con semplici vocaboli riferiti alla routine quotidiana scolastica e non;
- Realizzazione di alcune flash cards per immagini con la descrizione sia in italiano che in lingua straniera;
- Utilizzare strumenti digitali (la pandemia ci ha insegnato ormai quanto la tecnologia sia parte integrante anche della didattica).
NON DIMENTICARTI MAI DI METTERE IN CAMPO:
- EMAPATIA
- DIALOGO
- ASCOLTO
- RELAZIONE
e vedrai che ogni scelta, sarà quella giusta!